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GTD a là bergamasca

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You spend more time hacking your to-do list than you actually spend doing stuff.
LifeHacker.com

Da molto tempo mi sto preoccupando di rendere più efficienti le mie giornate lavorative, con il duplice obiettivo di ritagliarmi un po’ di spazio per studiare e aggiornarmi sui prodotti che abbiamo in azienda (in particolare SQL Server) e di evitare il mio brutto vizio di procrastinator (cioè di rimandare all’infinito).
Ho iniziato seguendo i consigli di Marco Delmastro sul life hacking, poi mi sono comprato “Detto, fatto!” di David Allen, e ho letto molte cose sul suo sito, sul GTD (Getting Things Done), e su come organizzare le giornate attraverso l’uso delle liste (la mia lista “someday, maybe” non è mai stata così lunga…).
Il libro è ben fatto. Chiunque, ma soprattutto chi svolge un lavoro “di concetto” (non solo informatici), potrà trarre beneficio dalle sue tecniche e dai suoi consigli, che spesso sono soltanto frutto di buon senso e senso pratico, molto “all’americana”.

Dopo averci provato per un po’ ed aver realizzato anche qualche piccolo miglioramento, sono caduto nel vortice del “listaiolo mascherato”, e così spendevo più tempo a scrivere liste e tenerle aggiornate che a fare effettivamente le cose scritte su quelle liste.
Il metodo di David Allen è un ottimo metodo per tenere sotto controllo ciò che c’è da fare, ma fare le cose, beh quello spetta a te!

E allora periodicamente (come in questo periodo in occasione di un cambiamento organizzativo in ufficio) riparto da capo, svuoto le liste e ricomincio.
Cercando di tenere bene a mente queste 2 cose:

  • fare e basta
  • “urgente ma non importante” viene dopo “importante ma non urgente”.

E senza dimenticare i punti cardine del “Fare” (i grassetti sono miei, la traduzione no…):

  1. Ci sono tre stati dell’essere. Il non sapere, l’azione, e il completamento.
  2. Accetta che tutto è una bozza. Aiuta a finalizzarlo.
  3. Non esiste lo stadio di “revisione”.
  4. Pretendere di sapere quello che stai facendo è circa lo stesso che sapere quello che stai facendo, per cui semplicemente accetta di sapere quello che stai facendo anche se non lo sai, e fallo.
  5. Abolisci la procrastinazione. Se aspetti più di una settimana per realizzare un’idea, abbandonala.
  6. Lo scopo del completare qualcosa non è tanto finire quella cosa, quanto passare a fare altre cose.
  7. Una volta finito, puoi buttarlo via.
  8. Ridi della perfezione. È noiosa, e ti trattiene dal finire le cose.
  9. Chiunque non abbia le mani sporche ha torto. Fare qualcosa ti dà ragione.
  10. Un fallimento conta come aver fatto. Per cui fai degli errori.
  11. La distruzione è una variante dell’aver fatto.
  12. Se hai un’idea e la pubblichi su internet, conta come il fantasma dell’aver fatto.
  13. L’aver fatto è il motore che ti porta a fare di più.

Ricomincio da capo, con Toodledo, visto che ha un “app” anche per Nokia Symbian… durerà 2 mesi e poi diventerà un caos come sempre finora o no?


Filed under: vita quotidiana Tagged: geek, lavoro, life hacking, persone, postaday, tecnologia

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